Stezzano è davvero un bel paese, con tutto il necessario, molto verde e molto funzionale a parer mio.
Il paese affonda le proprio radici in epoca romana, come si evince da numerosi ritrovamenti risalenti a quel periodo e custoditi nel museo archeologico di Bergamo.
Si trova a circa 4 km da Bergamo e circa 7 dal centro di Bergamo
Se volete orientarvi meglio vi consiglio di cliccare sulla Mappa di Stezzano
(da wikipedia)
Attorno al V secolo il territorio comunale fu interessato da insediamenti degli Ostrogoti, sono infatti stati ritrovati alcuni suppellettili (orecchini e staffe d’oro) nelle campagne attorno al nucleo abitativo principale.
Arrivarono poi i Longobardi ed infine i Franchi, i quali istituirono il Sacro Romano Impero, e diedero vita al sistema feudale.
Ed è a questi anni che risale il primo documento scritto che attesta l’esistenza del toponimo: nell’805 vengono infatti menzionati alcuni abitanti del borgo di Stegiano.
Il territorio venne quindi dato in gestione alla diocesi di Bergamo, che a sua volta lo affidò ai canonici di san Vincenzo, come riportato in un atto del 915.
I secoli successivi videro numerosi scontri nell’intera bergamasca tra guelfi e ghibellini, e certamente Stezzano non fu da meno.
Nel frattempo nel paese andava acquisendo sempre maggior prestigio la famiglia ghibellina dei Suardi. Questa diede impulso allo sviluppo del borgo favorendo le coltivazioni dei propri terreni posti a margine dell’abitato, anche grazie alla costruzione di alcuni canali irrigui derivati dal fiume Serio.
Nel 1312 il paese di Stezzano, che comprendeva nei propri confini anche i nuclei di Guzzanica, Grumello del Piano e Sabbio, venne attaccato ed occupato della famiglia Colleoni, un tempo alleata ed ora nemica dei Suardi.
La situazione andò sempre più degenerando: all’iniziale ripristino della giurisdizione dei Suardi, che costruirono un altro castello difensivo con tanto di torre all’interno del centro abitato, corrisposero numerose scorrerie di eserciti con annessi saccheggi ed uccisioni.
L’apice venne raggiunto nel 1407 quando le truppe guidate da Pandolfo Malatesta irruppero nel centro abitato incendiando numerose abitazioni della famiglia Suardi ed uccidendo alcuni abitanti di fazione ghibellina.
La situazione ritornò alla normalità nel 1433 quando gran parte della provincia bergamasca, e con essa Stezzano, entrò a fare parte della Repubblica di Venezia. Questa pose fine sia alle lotte di fazione, sia al potere della famiglia Suardi che, apertamente schierata con il Ducato di Milano, oppositore della Serenissima, venne spogliata di gran parte dei suoi possedimenti nel paese, confiscati a favore della famiglia dei Rivola.
Età moderna e contemporanea
La dominazione veneta si caratterizzò per un notevole sviluppo dell’economia rurale, favorita da numerosi decreti e leggi speciali, nonché per i numerosi edifici signorili che cominciarono a costellare il territorio comunale, sedi delle principali famiglie della nobiltà locale.
Le successive dominazioni riguardarono soltanto marginalmente il paese di Stezzano, che seguì il destino politico della città di Bergamo, passando alla repubblica Cisalpina nel 1797, al Regno Lombardo-Veneto nel 1815 ed infine al neonato regno d’Italia nel 1859.
Dal 1880 al 1920 la località era servita da una fermata posta lungo la tranvia Lodi-Treviglio-Bergamo; nel 1919, nell’ambito dei lavori di ampliamento della rete tranviaria di Bergamo, quest’ultima raggiunse Colognola sfruttando in parte il percorso della tranvia a vapore, elettrificato. L’inaugurazione di tale tratta avvenne il 3 maggio 1925, con prolungamento il successivo 13 giugno a Stezzano, dove faceva capolinea nella piazza centrale. Tale linea fu a sua volta soppressa nel 1954.