…il nascondiglio dei cavalieri Templari
Bianzano è un castello con dei segreti…che sembra essere stato scelto, grazie alla sua posizione geografica,come nascondiglio dell’antico ordine religioso dei templari.
Era inoltre un luogo di sosta per viandanti e fedeli che percorrevano quelle strade.
Erano proprio i templari che prestavano assistenza ai pellegrini, ma forse il loro obiettivo era anche un altro : controllare meglio la valle.
Ci sono molti simboli e segni. Nella parte sinistra dell’ingresso si nota un «fiore della vita», scolpito in un cerchio: sopra vi compaiono una data illeggibile e il segno zodiacale del Leone.
Segni della loro presenza sono visibili anche sulle pietre del castello. Una per esempio, riportava un incisione : 1233 , che fece pensare che fosse stato costruito in quel periodo.
Altro segno è ad esempio il fatto che il Castello è orientato verso i 4 punti cardinali con gli angoli del suo impianto quadrato e regola con precisione le proporzioni del corpo di fabbrica, del cortile e della torre in relazione alle culminazioni solari al solstizio d’inverno, agli equinozi e al solstizio d’estate. Più precisamente, i raggi del sole agli equinozi colpiscono un preciso angolo interno, mentre per i solstizi i punti di incidenza individuano larghezza e altezza della torre, del castello, del cortile; la luna invece corregge l’orientamento del castello ai punti cardinali con 10 gradi di differenza.
La fortezza contiene inoltre il famoso «numero aureo» 1,618 , che si ricava dividendo l’altezza per la base, nei due portali del cortiletto, la «divina proporzione». Una cifra già teorizzata sotto i Greci e portata avanti da Leonardo da Vinci, che l’avrebbe applicata al Cenacolo.
O ancora…proprio sopra il ballatoio è stato rilevato un altro «fiore della vita»,presente come elemento decorativo in molti luoghi di culto e castelli Templari.
Sguardi più attenti hanno portato alla scoperta di croci sui sassi, mentre non sfugge la particolare forma – appunto di croce – delle feritoie sulla torre centrale, sull’ingresso, sul lato della torretta. Marisa Uberti esclude che questa forma sia stata creata per collocarvi una balestra e si chiede allora che funzione potessero avere queste aperture. La stessa Uberti trova «molto suggestiva l’inquadratura data da due specchiature della torretta periferica, dalla quale è possibile vedere il campanile del santuario dell’Assunta, eretto un anno dopo del castello (1234)».
«Un tempo la chiesa aveva un campanile a vela e sembra potesse costituire a sua volta un punto di avvistamento importante perché, sorgendo in asse al castello ma su un’altura più avanti, permetteva di visionare tutta la porzione di vallata che dal maniero non era possibile osservare. Non si può escludere che vi fossero dei passaggi sotterranei che collegassero i due edifici».
Un contributo interessante alla soluzione dell’enigma è stato dato da Renato Previtali, appassionato di storia, per il quale il segreto del castello di Bianzano sta tutto in un medaglione decorato con uccelli sulla volta del maschio della torre. Si tratta di uccelli crocieri che secondo la leggenda avrebbero tentato di togliere le spine dalla corona di Cristo. «I crocieri in Bergamasca arrivano verso Natale – ha scritto Previtali – e il luogo dove trovarli è il monte Crocione, sopra Bianzano».
Oggi il castello rivive il suo passato nelle rievocazioni storiche messe in scena d’estate. Insomma, ricapitolando…. quello di Bianzano è un castello che ha tutti i titoli per definirsi maniero templare.