La storia del Teatro Donizetti
La storia del Teatro Donizetti di Bergamo è leggermente complessa. Inizialmente il vero nome era Teatro Bortolo Riccardi, ossia il suo costruttore, produttore e commerciante di seta del XVIII secolo.
Inizialmente la sua costruzione suscitò diverse polemiche: sarebbe dovuto essere eretto come Teatro provvisorio, in legno, come era usanza dell’epoca durante l’antica Fiera di Sant’Alessandro, quando in Piazza Dante si svolgeva il grande mercato annuale che ospitava 540 botteghe di svariate attività commerciali. Essi sarebbero stati smontati alla fine del mercato.
Ciò che fece arrabbiare i cittadini fu proprio che il Teatro venne eretto con basi in muratura grazie al fatto che, aggirando le norme cittadine, Bortolo Riccardi riuscì ad ottenere un terreno dal Comune e dall’Ospedale Maggiore, su cui costruirlo.
Il progettista fu Francesco Lucchini. Il Teatro fu ufficialmente inaugurato il 24 agosto 1791.
6 anni dopo, nella notte tra l’11 e il 12 gennaio, un gravissimo incendio doloso ( questioni politiche ) lo distrusse interamente.
Fu perciò ricostruito tutto in muratura nel 1801.
Da quell’anno al 1809 la programmazione di Riccardi fu dominata dall’attività di Giovanni Simone Mayr – maestro di Gaetano Donizetti – che allestì con successo alcune sue opere. Nel 1840 Gaetano Donizetti, fu ospite alla rappresentazione della sua opera L’esule di Roma. Fu questa l’unica presenza del compositore nel teatro bergamasco.
Nel 1869 vennero fatti dei lavori di restauro : fu in parte restaurata la facciata porticata, furono abbelliti gli interni e sui 5 finestroni centrali furono incise alcune tra le maggiori opere di Donizetti. Tra gli avvenimenti delle ricche programmazioni si ricorda la ͞Gran Serata di Gala organizzata per la rappresentazione dell’Otello di Verdi alla presenza di Re Umberto I; per questo evento il teatro fu «splendidamente illuminato a giorno».
Il pittore Francesco Domenghini, affrescò il soffitto con figure inneggianti al trionfo dell’arte musicale, circondate nella cornice da figure allegoriche e angeli. Sui palchi di proscenio l’artista dipinse invece putti danzanti e sulle tre file dei palchi festoni intrecciati da nastri. Al centro dell’arcoscenico fu posto un orologio sorretto da fanciulle. Al piano superiore dell’avancorpo del teatro, nel 1898 furono realizzate alcune sale, dipinte dai pittori Alberto Maironi (il soffitto della sala centrale, oggi Sala Riccardi) e Achille Filippini Fantoni (la sala di lettura, oggi Sala Missiroli), che eseguì anche altre decorazioni in collaborazione con il pittore Fermo Taragni.
Solo verso la fine degli anni Trenta il teatro divenne proprietà del Comune di Bergamo.
ATTENZIONE
A ottobre 2017 partiranno dei nuovi lavori di restauro e ristrutturazione che trasformeranno il Teatro Donizetti in una vera e propria casa della cultura da frequentare tutto l’anno. Un luogo dinamico, vissuto dalla città come spazio pubblico, prestigioso e familiare. Grazie ai numerosi eventi che si alterneranno al suo interno il Teatro diventerà il tempio della pluridisciplinarietà, della qualità e delle eccellenze culturali e artistiche, per tutti e soprattutto per i nostri giovani.
Il Teatro Donizetti attualmente è chiuso per ristrutturazione.
Cliccate qui se volete vedere come sarà il Nuovo Teatro Donizetti .